Dopo il Novecento, in particolare dopo Heidegger e Severino, porre ancora la questione dell’essere può sembrare un gesto tardivo e ingenuo. Il volume discute criticamente l’itinerario che ha condotto Vittorio Possenti a considerare questo gesto, invece, necessario e a dichiarare concluso il ciclo speculativo della modernità, avviato da Cartesio e perfezionato da Kant e Hegel (vedi V. Possenti, Ritorno all’essere. Addio alla metafisica moderna). Recuperando con strumenti teorici rinnovati la tradizione realista della filosofia dell’essere, Possenti sostiene che «l’ente è» e che da qui deve ripartire qualsiasi discorso che intenda riprendere alla base la questione della metafisica. L’essere dopo la metafisica moderna raccoglie i contributi di studiosi che non si allineano e non si oppongo acriticamente agli argomenti proposti da Possenti, ma dialogano con le sue posizioni in modo franco e senza compromessi, restituendo ancora una volta il suo spessore alla parola «filosofia».
L’essere dopo la metafisica moderna
a cura di R. Pozzo e M. Tedeschini (Mimesis)
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